MAAM-IL MUSEO DELL'ALTRO E DELL'ALTROVE A ROMA
MAAM – il Museo dell’Altro e dell’Altrove a Roma
Un museo che non è rinchiuso all’interno di 4 mura e non si definisce “tradizionale” non ha meno valore rispetto ad altre istituzioni culturali. Questo lo abbiamo capito bene durante i nostri viaggi alla ricerca dell’arte urbana e degli spazi riqualificati grazie all’arte in Italia e all’estero, ma ci è parso ancora più nitido quando abbiamo visitato il MAAM a Roma.
Il MAAM, acronimo per Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz è una realtà fin troppo poco conosciuta nella capitale, estremamente complessa e interessante. Si tratta di un esperimento i cui protagonisti sono oltre 60 famiglie provenienti da tutto il mondo che rivendicano il loro diritto all’abitare e in seguito, un certo numero di artisti che hanno lasciato il loro segno sui muri di quello che era un ex Mattatoio. Ma andiamo con ordine e in questo articolo ti vogliamo raccontare che cos’è il MAAM, dove si trova e come aiutare questa realtà che oggi rischia lo sgombero.
Che cos’è il MAAM?
Il MAAM si potrebbe definire come il primo e unico museo abitato al mondo: la sua storia è iniziata a marzo 2009 come occupazione dell’ex fabbrica di salumi e mattatoio Fiorucci da parte di un gruppo di famiglie straniere che rivendicavano il loro diritto all’abitare, con il supporto del gruppo Blocchi Precari Metropolitani.
L’enorme spazio di oltre 20mila metri quadrati era perfetto per risolvere il problema abitativo di queste famiglie, escluse dai diritti e dal supporto dello stato.
Il MAAM è nato come città meticcia, come si sono definiti fin da subito, e quindi un esperimento che unisce e valorizza le diversità.

@Travel On Art
Nel 2012 questo esperimento è stato “scoperto” dall’antropologo Giorgio De Finis che visitandolo ha deciso, insieme al videomaker Fabrizio Boni, di realizzare un documentario intitolato Space Metropoliz. Dalla realizzazione di questo primo progetto artistico è derivato poi il coinvolgimento di alcuni street artist della scena locale, incaricati dell’allestimento del set. Così Lucamaleonte, Hogre e Gian Maria Tosatti hanno realizzato le prime opere all’interno di Metropoliz.
Dal 2012 hanno iniziato a susseguirsi artisti e creativi che visitando la realtà di questo spazio occupato, hanno scelto di lasciare il proprio segno con l’obiettivo di redimerlo dal suo passato cruento e dare vita ad un nuovo spazio creativo per migliorare prima di tutto la qualità di vita degli abitanti e in seguito, accogliere anche i visitatori.
Nasce così il Museo dell’Altro e dell’Altrove, un luogo in continua evoluzione, senza vincoli e che celebra la bellezza delle diversità, fondamentali per una città come Roma.
Nel caso del MAAM si può dire a tutti gli effetti che lo spazio e l’arte si sono salvati reciprocamente, creando un circolo virtuoso difficile da percepire, se non si visita in prima persona.

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Sono 400 gli artisti da tutto il mondo che hanno realizzato opere al MAAM tra cui: Millo, Lucamaleonte, Pivsk, Gio Pistone, Guerrilla Spam, Hitnes, Gian Maria Tosatti, Eduardo Kobra, Borondo, Nemo’S, Nicola Alessandrini e tantissimi altri. Una delle opere più emblematiche di questo incredibile e meraviglioso museo abitato è la Cappella Porcina, a cura di Pablo Mesa Capella e Gonzalo Orquìn. Si tratta di un’opera che racconta il percorso dell’orrore vissuto dai maiali tra le mura di questo ex mattatoio. Un’opera intensa e straziante che fa capire ancora meglio quanto l’arte e le diversità culturali possano esorcizzare un luogo simbolo di sofferenza.
Oltre alle opere murali non mancano anche numerose installazioni, alcune realizzate dagli artisti, altre realizzate in collaborazione con gli abitanti di Metropoliz.
Una delle cose più belle che accadono al MAAM sono i pranzi comunitari: solo su prenotazione, il sabato, i visitatori possono pranzare insieme agli abitanti di Metropoliz (cucina meticcia). Apertura, inclusione e creatività: quando si parla di rigenerazione urbana fatta bene non sempre servono esclusivamente grandi capitali, ma la condivisione di valori fondamentali.
Dove si trova il MAAM
Il MAAM si trova in via Prenestina 913, nella periferia est di Roma in zona Tor Sapienza. La strada che lo raggiunge è piuttosto trafficata, ma non avrai alcuna difficoltà a trovare parcheggio (a differenza di altre zone di Roma). (WEB)


Che proposta interessante quella del MAAM! C'e gente li :O
RispondiEliminaMi piace l'idea che l'arte non sia chiusa in un luogo chiuso, ma che palpiti tra vite vere, tra storie di lotta.
La cosa piu affascinante, secondo me, e come quell'ex mattatoio sia stato trasformato in uno spazio in cui arte e umanita vanno di pari passo. E come se i colori e i murales avessero ridato vita ai muri.
Roma me sorprende sempre! un saluto, cara Silvia. Buona serata.
Splendido articolo! Ne parlai anche da me https://francobattaglia.blogspot.com/search?q=maam
RispondiEliminauna realtà che intriga e offre punti di vista troppo spesso - in altre realtà - costretti nel convenzionale..
grazie Silvia!
Me parece una idea genial.
RispondiEliminaMaravillosa.
Gracias por mostrarla y compartirla.
Saludos.
What an unusual place!
RispondiEliminaRingrazio gli autori delle gradite osservazioni
RispondiEliminaIncrível o museu é bom conhecer museus assim, obrigada pelas informações, Silvia feliz quinta-feira bjs.
RispondiEliminaMuy interesante como siempre ♥
RispondiEliminaComo de costumbre nos aportas ideas e ilustraciones magnificas.
RispondiEliminaMil gracias!!!!!!!!
Fuerte abrazo.
Nunca havia ouvido/visto nada acerca desta Instituição. O "Museu do Outro e do Outro Lugar" é recente e as minhas deslocações foram bem mais antigas no tempo.
RispondiEliminaOriginal, humanizado pela presença natural de quem o habita, deixa que a particularidade o torne um lugar atractivo, independentemente da sua estrutura Museológica.
Amei.
Beijo,
SOL da Esteva
Non l'avevo mai sentito !! Un museo molto particolare, che incuriosisce !! Da visitare !! Buona settimana.
RispondiEliminaMa quante cose da fare a Roma, strepitoso anche il nuseo!!!
RispondiEliminaQuel che si dice restituire un'anima a siti abbandonati. Magari con arte originale, spontanea e niente affatto scontata. Penso sia questo lo spirito del MAAM. Buona giornata a te.
RispondiEliminaSilvia passando pra desejar uma feliz quarta-feira bjs.
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