IL QUADRO MOTORIZZATO DI RUBENS

Il quadro motorizzato di Rubens nella chiesa di Santa Maria in Vallicella fu commissionato al pittore per proteggere l’icona della Vergine per via del suo deterioramento. L’icona della Vergine de il quadro motorizzato di Rubens si racconta che un tempo abbia sanguinato e per questo ragione è diventata una delle reliquie più importanti custodite a Roma e per Roma. La pala d’altare concepita dal pittore fiammingo è una custodia a tutti gli effetti della reliquia. Il quadro motorizzato la protegge infatti dalle intemperie e dal deterioramento. A tutt’ora, il quadro motorizzato è ancora funzionante: alternativamente è possibile far salire o scendere il dipinto della Vergine, così da mostrarlo o nasconderlo a secondo delle esigenze. Per chi volesse vedere in prima persona il funzionamento del quadro motorizzato di Rubens dal vivo, può recarsi alla funzione del sabato sera e attendere che il sacerdote attivi il meccanismo progettato dal pittore fiammingo. Per chi invece non volesse recarsi alla celebrazione, alla fine di questo articolo troverà un video dove è possibile ammirare il prodigio. In considerazione della particolarità della reliquia attribuita alla Vergine di Vallicella, il pittore intervenne più volte all’interno della Chiesa dove oggi è possibile ammirare il suo quadro motorizzato. In particolare, Rubens fu responsabile della decorazione dell’abside dedicato alla Madonna oggi custodito al museo di Grenoble. In quest’opera del 1607 sono riuniti in un unico dipinto la Vergine e cinque santi. Gli stessi dipinti furono poi sostituiti dallo stesso pittore un anno più tardi, quando l’artista si accorse che la luce riflessa dalla tela non ne permetteva una facile interpretazione. L’unico dipinto fu allora sostituito da altri tre in ardesia, materiale più confacente alla luminosità della chiesa in questione e quindi in grado di restituire la giusta interpretazione del quadro. I tre dipinti di cui sto parlando sono, oltre a quello della Madonna della Vallicella, i Santi Gregorio, Papia e Mauro e i Santi Domitilla, Nereo e Achilleo. I tre quadri di Rubens custoditi all’interno della Chiesa Nuova sono a oggi le uniche opere del pittore fiammingo conservati nella loro collocazione originaria. A rendere ancor più mistica e particolare il quadro motorizzato di Rubens, nella sua composizione e collocazione si rifà all’opera ormai perduta di San Gregorio al Celio di Annibale Carracci, con gli sguardi dei santi – in quel caso di San Gregorio Magno – rivolti proprio verso l’icona custodita dietro il trittico.(WEB)

Commenti

  1. Uma obra linda,a admirar e preservar! beijos, ótima semana,chica

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  2. Eleonora : Un'opera pazzesca, che ci riserva la nostra "speciale Roma". Buona serata Silvia

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