'A FAME
A FAME
‘N’regazzino mardestro
s’enfila a destra e manca
‘n’mezzo a li banchi der mercato
pe’ fregasse ‘n’tozzo de pane
visto che da quarche giorno nun riesce a ‘n’filà ‘no spillo drento ‘o stommico
Mentre core pe’ accaparasse quarche ben de Dio
dà ‘na strattonata a ‘na signora ben messa
ch’arogante più der dovuto je dice:
“Ah bello falla fenida de cercà de tastamme er deretano…
mo chiammo tu matre e te faccio gonfià de botte..”
e quello de rimanno:
“A sora cosa ‘na madre nun ce l’ho
e poi er de dietro che t’aritrovi nun è nimmanco commestibile!”
@Silvia De Angelis
LA FAME (TRADUZIONE) Un ragazzino maldestro si infila ovunque in mezzi ai banchi del mercato per rubare un pezzo di pane visto che da qualche giorno non riesce a infilare ne anche uno spillo dentro lo stomaco Mentre corre per accaparrarsi qualche ben di Dio dà una spinta a una signora formosa che arrogante più del dovuto dice al ragazzo “Bello, falla finita di cercare di toccarmi il di dietro..ora chiamo tua madre e ti faccio gonfiare di botte..” e lui di rimando: “Signora, una madre non ce l’ho e poi il di dietro che ha lei non è ne anche commestibile!”
La poesia non può arrestare i sentimenti anzi in poche parole scava e porta in superficie le nostre sensibilità. Bello quella piccola pena che suscita il leggere e chiedersi il perché di tanta sofferenza quando ci sono tante ricchezze e pane da buttare.
RispondiEliminaNon ritiriamo la mano ma diamo una mano
Questa è bella..
RispondiEliminaMaurizio
Eleonora : Una poesia ricca di significato, nel disagio che intende trasmettere delle persone sofferenti... Grazie silvia
RispondiEliminaLindo poema e faz bem pensar...beijos, chica,ótimo dia!
RispondiEliminaBellissima e intensa, gran brutta cosa la fame.... ciao e buona serata, Angelo.
RispondiEliminaParole che fanno riflettere sullo stato di povertà esistente- buon fine settimana
RispondiEliminaRakel
Emotivo y nos hace reflexionar.
RispondiEliminaBuen domingo Silvia. Cuídate.
Un abrazo.