DOMUS ROMANE DI PALAZZO VALENTINI
Un affascinante percorso sotterraneo nella Roma dell’età imperiale, vero e proprio centro nevralgico della vita culturale e politica dell'Urbe.
A due passi dal Foro di Traiano, durante i lavori di scavo e riqualificazione del 2005, tra i cinque e i sette metri al di sotto del cinquecentesco Palazzo Valentini, viene alla luce una straordinaria area archeologica costituita da due dimore patrizie risalenti al IV secolo d.C., dotate di un’area termale privata, e appartenenti a influenti famiglie dell’epoca.
Nel corso dei secoli, l’aspetto originario delle sale è stato modificato da muri medievali e rinascimentali che, comunque, consentono di ricostruire un importante tassello della topografia antica di questa zona. L’area delle terme private, inoltre, era piena di detriti dovuti al crollo del piano superiore, dovuto forse a un terremoto avvenuto nel 538 d.C. Sono presenti, infatti, delle fratture orizzontali nelle lastre marmoree e delle tracce di un incendio scatenatosi probabilmente dopo il sisma.
Attraverso l’accurata ricostruzione multimediale e alla computer grafica curate da Piero Angela, Paco Lanciano e da un’équipe di tecnici ed esperti, oggi è possibile rivivere la magnificenza delle Domus, appartenute alle nobili famiglie romane che vi avevano stabilito la propria dimora. Le strutture murarie, gli ambienti, le terme, le decorazioni e gli arredi, rinascono e accompagnano il visitatore in un suggestivo viaggio virtuale all’interno della Roma imperiale.
L’installazione di una pavimentazione trasparente gli permette, inoltre, di camminare come sospeso su questo straordinario sito e, attraverso dei giochi di luce, ricostruzioni virtuali, effetti grafici e filmati, di ammirare i suoi ambienti immergendosi completamente nell’atmosfera dell’antica Roma.
La visita inizia dal complesso termale delle Piccole Terme di Traiano, nella cui piscina centrale i padroni di casa potevano rilassarsi dopo la palestra. Le piscine erano dotate di impianto idrico privato, un lusso che solo i cittadini più abbienti potevano permettersi. Si prosegue entrando nel laconicum, una sauna in cui la temperatura raggiungeva i 50 gradi, grazie a una fornace alimentata dalla legna bruciata dagli schiavi. Le altre vasche delle terme: il calidarium, il tepidarium e il frigidarium, erano utilizzati per adattare il corpo ai diversi livelli di calore. Nel frigidarium è stata rinvenuta la testa marmorea della dea Minerva risalente al I secolo d.C. che costituiva già un’antichità per l’epoca.
Dalle terme si accede direttamente alla casa patrizia e in uno dei suoi salotti la cui pavimentazione e le pareti sono rivestite di pregiati marmi policromi.
Dalla rimozione dei detriti utilizzati per riempire il terreno prima della costruzione di Palazzo Valentini è emersa una porzione di strada romana in basolato del I secolo d.C. composta da grandi blocchi di pietra spessi 30 centimetri e del peso variabile tra i 50 e i 300 kg. Nella stessa area sono state rinvenute anche due statue romane. Una scala monumentale portava al piano superiore della domus dove si trovavano delle camere da letto di dimensioni piuttosto contenute. Le domus erano dotate anche di una biblioteca per lo studio e la lettura dei papiri, nonché di una grande cucina.
Il salone della seconda domus presenta uno straordinario pavimento a mosaico con disegni geometrici e floreali, in seguito tagliato in due dal muro cinquecentesco del palazzo. Per realizzarlo ci sono volute circa mezzo milione di tessere e centinaia di migliaia di tasselli. Un altro mosaico si trova nella stanza adiacente che probabilmente esibiva un colonnato che si apriva verso giardini della casa.
Il materiale di risulta degli scavi è organizzato in una piccola esposizione museale e contribuisce a tracciare usi e costumi delle varie epoche attraversate dall’edificio.
Il percorso di visita culmina in un grande plastico ricostruttivo dell’area in età romana e delle fasi attraversate da Palazzo Valentini, grazie al quale il visitatore può rivivere il contesto urbano dell’epoca con le sue stratificazioni storiche.
Le foto sono di proprietà dell’Amministrazione della Città Metropolitana di Roma Capitale(WEB)
Luisa Alessandri
RispondiEliminaSenza parole!! Soltanto bellissimo!!
Muito lindo e cada detalhe interessante a ver! beijos, chica e ótimo fevereiro!
RispondiEliminaEleonora : La nostra Roma non fa altro che stupirci per i suoi tesori.....Buona serata Silvia
RispondiEliminaVitka Vì Coppola
RispondiEliminaChe meraviglia.
Glad another piece of treasures from the ancient Rome can be saved. Sounds it was a great place for relaxing and sauna :)
RispondiEliminaHugs
non immagino una camminata sottosuolo e immaginare quei luoghi nella loro realtà.
RispondiEliminaRoma così vicina e così lontana per la mia immaginazione che si ferma a quelle immagini televisive. Grazie della condivisione di così belle foto
Roma è piena di queste bellezze sotterane, dove buchi buchi trovi sempre qualcosa di interessante, ciao Silvia e buona giornata, Angelo.
RispondiEliminaPer me Roma è ancora imperiale
RispondiEliminaMe ha gustado leer esto Silvia. Este verano leí la Trilogía de Trajano. Hablan de las domus. Preciosas fotos.
RispondiEliminaBuen fin de semana. Cuídate.
Un abrazo.
Bem interessantes e empolgantes suas imagens..dá vontade d e conhcer be de perto!! Um garnde abraço de boa noite pra ti.
RispondiEliminaUna città meravigliosa che non si finisce mai di conoscere. Ogni volta che mi capita di venire scopro qualcosa di nuovo. Complimenti per le foto e un salutone a te.
RispondiEliminaaffascinante questo viaggio...
RispondiEliminaBuena noche silvia. Cuídate.
RispondiEliminaUn abrazo.