'O SGARBO
Quanno se fa ‘no sgarbo
pe’ ‘n momento de paturnie
oppure se vo’ fa’ male a ‘na perzona
che te sta sur gozzo
te n’esci co’ parole
‘mbruttite da ‘a rabbia
che penzavi de nun potè
pronuncià ammai.
Te fai rosso ‘n faccia
e te prudeno ‘ e mani
che a malapena riesci
a tenè a freno pe’ paura
d’anna a finì ar gabbio.
‘Nzomma dichi
‘n sacco de puttanate
ma dopo quarche ora
fai er pianto der coccodrillo
perché hai esaggerato.
Allora cominci a fa’
avanti e ‘ndietro pe’
trovà ‘na soluzzione
quanno er cervello
spassionato
te fa capì
che poi solo chiede scusa
e cercà de penzacce mejio
prima d’aprì bocca
a sproposito quanno
te rode er chiccherone…..
@Silvia De Angelis
LO SGARBO (traduzione)
Quando si fa uno sgarbo
per un momento di nervosismo
oppure si vuol far male a una persona
che non si sopporta
te ne esci con parole
incattivite dalla rabbia
che pensavi di non poter mai pronunciare.
Diventi rosso sul viso
e ti prudono le mani
che a malapena riesci
a tenere a freno per paura
di finire in carcere.
Insomma dici molte maleparole
ma dopo qualche ora
fai il pianto del coccodrillo
perché hai esagerato.
Allora cominci a fare
avanti e indietro per
trovare una soluzione
quando il cervello
spassionato
ti fa capire
che puoi solo chiedere scusa
cercando di pensarci meglio
prima di aprire bocca a sproposito
quando sei di pessimo umore
Flavio Almerighi
RispondiEliminahai ragione, gli sgarbi danno fastidio, ma non tutti vengono per nuocere
Eleonora : Grande realtà nei tuoi simpatici versi. Un abbraccio, Silvia
RispondiEliminaRingrazio gli autori dei graditi commenti
RispondiEliminaC'è gente che neanche le lacrime di coccodrillo dispensa. Sicura del fatto proprio. Gente che non sbaglia mai. Beati loro.
RispondiEliminaMichelangelo La Rocca
RispondiEliminaBellissima e musicale poesia in vernacolo che dice pane al pane e vino al vino: quando si sbaglia si ammette l'errore e, senza girarci tanto intorno, si chiede scusa. Complimenti
alla bravissima poetessa
Daniela Patrian
RispondiEliminaESATTO!! Buongiorno
Maria Virginia Romano
Poche chiacchere .... si chiede scusa. Complimenti adoro i tuoi scritti in vernacolo.
Rosa Cozzi
Adoro leggerti in vernacolo cara Silvia. Buona festa.
Giuseppe Mauro Maschiella
RispondiEliminaBellissimo vernacolo sullo sgarbo, che poi necessariamente deve finire con delle scuse, complimenti
Silvia!
Giusto !! La rabbia è una cattiva consigliera, ci fa dire cose che, in un altro momento, non diremmo mai e , quando capiamo di avere esagerato, l'unica cosa da fare è chiedere scusa e star più attenti in futuro. Bellissima in vernacolo. Ciao e buona settimana.
RispondiEliminaA volte le parole colpiscono più dei fatti, bisogna stare calmi e pazienti, ma quanno ce vò ce vò, ciao un abbraccio Angelo.
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