ORATORIO DEL GONFALONE
Via del Gonfalone all’angolo con via Giulia: quei filari di grandi pietre bugnate costituiscono le fondamenta del palazzo dei Tribunali della cosiddetta “Curia Julia” che, secondo il progetto di papa Giulio II e del Bramante, avrebbe dovuto avere una struttura quadrangolare porticata con torri ai quattro angoli, ma l’edificio, a causa della morte di entrambi, rimase incompiuto. Altri resti sono situati tra questa via e via del Cefalo e costituiscono, per la loro forma così sporgente da rammentare una sorta di sedili, quelli che i romani hanno ribattezzato i “sofà di via Giulia“.

Anticamente “vicolo da strada Giulia che prima di arrivare alla chiesa del Suffragio venendo dalle Carceri Nuove tende verso il fiume“, via del Gonfalone prende il nome dal famoso Oratorio del Gonfalone che vi si affaccia, tanto che fu anche chiamata “via dell’Oratorio“. Quest’edificio fu costruito sul luogo dove prima era situata l’antica chiesa di “S.Lucia in Xenodochio“, ovvero un oratorio con funzione di ospizio per pellegrini, risalente alla fine del XII secolo: la chiesa, in seguito denominata “S.Lucia Vecchia” per distinguerla dalla nuova in via dei Banchi Vecchi e lasciata al di sotto del nuovo edificio, continuò ad essere utilizzata come luogo di sepoltura. L’Oratorio del Gonfalone, costruito nel 1544 ed inizialmente dedicato ai Ss.Pietro e Paolo, fu così affidato alla Confraternita del Gonfalone, dopo aver girovagato, dai tempi della sua fondazione, per diverse sedi.

L’interno custodisce preziosi dipinti che ritraggono le “Storie della Passione di Cristo”, una serie di 12 affreschi opera dei principali esponenti del Manierismo romano: “l’Impero di Cristo in Gerusalemme”, “l’Ultima Cena” ed il “Viaggio al Calvario” di Livio Agresti, “l’Orazione nell’Orto”, la “Coronazione di Spine” e “l’Ecce Homo” di Cesare Nebbia, la “Cattura di Gesù” di Raffaellino da Reggio, la “Flagellazione” di Federico Zuccari, la “Crocifissione” e la “Deposizione della Croce” di Daniele da Volterra, la “Resurrezione” di Marco da Siena ed il “David” di Matteo da Lecce. Bellissimo il soffitto ligneo con l’opera intagliata di Ambrogio Bonazzini raffigurante la “Vergine e i santi Pietro e Paolo”: qui si può ancora osservare lo stemma di Alessandro Farnese, cardinale protettore dell’oratorio al tempo dei lavori.

L’oratorio, ristrutturato nel Seicento da Domenico Castelli, al quale si deve anche la semplice facciata a due ordini con gli stemmi), dal 1960 è sede del Coro Polifonico Romano, che vi tiene periodicamente concerti. L’Arciconfraternita del Gonfalone, la più antica delle congregazioni romane, istituita probabilmente da S.Bonaventura nel 1263 ed approvata da Clemente VI due anni dopo con il nome di Compagnia dei Raccomandati della Ss.Vergine, ebbe sede inizialmente nella chiesa di S.Maria Maggiore. Le regole di questa Compagnia e di altre confraternite più o meno analoghe costituirono nel 1486 e poi nel 1579 l’Arciconfraternita del Gonfalone: fu un’istituzione potentissima tanto da poter liberare annualmente due prigionieri e far sposare cento nubili con una buona dote. Indubbio anche il suo potere politico se, dopo la fuga di Cola di Rienzo nel 1350, la Compagnia riuscì a far eleggere Governatore Giovanni Cerrone, al quale spettò il compito di riportare l’ordine in città. Il termine “gonfalone” significa “bandiera” o “stendardo” e fa riferimento al fatto che nel XIV secolo, nelle sue processioni, la Confraternita usava alzare la bandiera del Papa (in quel momento ad Avignone) per ribadire la sua sovranità su Roma.

Tanto a ver, observar detalhes, prédios, interiores magníficos! Muito lindo tudo e aqui bem trazido! Ótimo dia! beijos, chica
RispondiEliminaNotizie sempre interessanti di questa Roma meravigliosa, ciao Silvia e buona giornata, Angelo.
RispondiEliminaLa conoscenza non ha mai avuto luogo. La mia lode per questo testo che ci offrite. Confesso che mi piaceva conoscere Roma, e essenzialmente VENEZIA. Un bellissimo monumento. Mi è piaciuto molto guardare e leggere.
RispondiElimina.
Saluti poetici.
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Pensieri poetici e sogni ad occhi aperti
Ringrazio tutti dei graditi commenti
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RispondiEliminaBuena e interesante entrada para ver tanaquilamente desde casa . Magnífico interior
Buen fin de semana.
Un abrazo
Quoto Angelo Roma è sempre Roma . Bellissima
RispondiEliminaBuona domenica Silvia
Un abbraccio forte
Maurizio