LA CISTERNA DELLE SETTE SALE COLLE OPPIO


 


La Cisterna delle Sette Sale a via delle Terme di Traiano,  Colle Oppio, Rione Monti, è composta da 9 grandi navate con volte a botte che compongono un serbatoio d'acqua con una capacità di oltre 8000 litri, che servivano a rifornire di acqua le vicine Terme di Traiano, fatte edificare tra il 104 e il 109 d.C. dall'imperatore Traiano, spagnolo, sopra i muri della "Domus Aurea" di Nerone, credute sette, furono disegnate nella condizione in cui si trovavano durante il Rinascimento da Pirro Ligorio, che all'epoca conservano ancora frammenti di colonne marmoree, ma in realtà sono nove. In epoca tardo antica, sull'attico del container venne edificata una "domus patrizia" della quale rimangono pavimenti a mosaico, unica testimonianza di questa dimora. Le Sette Sale furono costruite in cemento e rivestite in laterizio, la struttura si articolava su due piani, il primo aveva una suddivisione in 9 corridoi che poggiavano direttamente sul terreno, scavato solo in corrispondenza dei muri di fondazione dei tramezzi ed aveva fondamentalmente una funzione di sostegno per il grande serbatoio che si trovava al piano superiore, e che solo in parte emergeva sul colle Oppio per mantenere la pendenza necessaria ad alimentare le vicine Terme di Traiano. La planimetria delle Sette Sale era una sorta di grande rettangolare, con uno solo dei lati lunghi, quello posteriore, di forma convessa, e per questo motivo, le navate, che sono disposte in modo parallelo ed hanno tutte la stessa larghezza di 5,30 metri, hanno invece una lunghezza differente che varia da un minimo di 29,30 metri ad un massimo di 39,75 metri. Le "sale" larghe più o meno 1,80 metri, sono divise tra loro da pareti in calcestruzzo spesse all'incirca 1,20 metri, tutte intercomunicanti attraverso delle aperture lungo la parete divisoria, e distribuite secondo degli assi diagonali per evitare la formazione di correnti d'acqua e alleggerirne la pressione sulle pareti, internamente questi ambienti furono impermeabilizzati da uno spesso strato di cocciopesto che arrivava fino all'imposta della volta a botte. Il lato posteriore convesso ed i due fianchi laterali che erano profondamente incassati nel terreno avevano la parte frontale a vista rivestita in laterizio e architettonicamente suddivisa su entrambi i piani in 9 nicchie arcuate, che al primo livello hanno un gioco che si alterna con le linee rettangolari e concave, mentre nelle nicchie del piano superiore si vedono ampi finestroni oggi chiusi da delle grate di ferro. Il condotto dell'acqua era posto sul lato posteriore della struttura, e sempre sul retro si trovavano gli accessi per l'ispezione e la pulizia. La particolare struttura della cisterna, con l'andamento curvilineo del frontale era finalizzata a contenere la spinta del terreno tagliato, mentre la facciata con le nicchie, alternativamente rettangolari e concave , agiva da contrafforte, così che tutto l'edificio potesse offrire la resistenza necessaria  alla pressione della massa d'acqua in esso contenuta. La suddivisione in ambienti multipli aveva invece la funzione di depurare l'acqua. In epoca romana  generalmente i serbatoi d'acqua era costruiti incassati nel terreno e totalmente o in parte rivestiti da materiale impermeabile. Forse le Sette Sale erano rifornite con l'Acqua Giulia attraverso la diramazione di uno degli acquedotti che arrivava a Roma da Porta Maggiore oppure dall'Esquilino, si è ipotizzato che l'approvvigionamento idrico delle Sette Sale provenisse dall'Acqua Traiana, per il ritrovamento di una fistula in piombo recante tale scritta, ma in realtà l'acqua Traiana riforniva la zona di Trastevere e non quella di Colle Oppio, resta anche incerto come le Sette Sale fossero collegate alle Terme di Traiano, probabilmente tramite un collettore frontale.  Negli scavi tra il 1967 e il 1975, sulla terrazza della cisterna hanno rivelato la presenza di una "domus", la prima sviluppatasi ad ovest  della cisterna e di epoca traianea, e quindi contestuale alla edificazione delle sette sale, probabilmente riferibile ad ambienti di servizio, ed una seconda domus risalente al IV secolo.  Probabilmente era la villa di ampie dimensioni appartenuta ad una famiglia facoltosa, i ritrovamenti  sono scarsi, si sono ritrovati una grande sala absidata ed un'aula esagonale circondata da ambienti circolari con esedre. Era riccamente decorata come testimoniano i pavimenti a mosaico ed i rivestimenti delle pareti in opus sectile. Erroneamente le Sette Sale erano state ritenute pertinenti alla Domus Aurea, ma ormai è stato appurato che appartenessero alle Terme di Traiano, queste furono costruite in parte sui resti della casa di Nerone. Le Terme di Traiano, come testimoniato dal ritrovamento di bolli in laterizio  furono inaugurate il 22 giugno del 109 d.C. Le Sette Sale sono visitabili su richiesta alla Sprintendenza comunale ma solo esternamente, perchè le sale interne sono chiuse al pubblico, mentre della antica domus purtroppo poco si vede  perchè le murature non raggiungono i 50 cm ed i mosaici sono stati accuratamente ricoperti. Comunque a via delle Terme di Traiano, angolo con via Mecenate, al di la del cancello si può avere una panoramica della facciata  ed una idea della monumentale cisterna. La storia delle Sette Sale prosegue, perchè uno scavo archeologico ha portato alla luce, ricoperti di calce viva, i resti di almeno un migliaio di scheletri, per lo più di sesso femminile, probabilmente una fossa comune di corpi probabilmente di suore, decedute in occasione della terribile pestilenza seicentesca, ricordata dal Manzoni nei "Promessi Sposi". Furono inoltre rinvenute sulle pareti scritte di artisti e di vagabondi, e di soldati napoleonici, fino al ritrovamento di oggetti gettati dentro alla rinfusa dai soldati tedeschi che abbandonarono Roma nel 1944 e oggetti di ladri e rapine effettuate probabilmente nella zona.

 Fotografie della Cisterna delle Sette Sale a Colle Oppio Rione Monti Roma

sette sale roma

Sette Sale, via delle Sette Sale, colle Oppio, Rione Monti, Roma,foto Anna Zelli

Sette Sale

la Cisterna delle Sette Sale, via delle Terme di Traiano, colle Oppio, Roma, foto Anna Zelli

cisterna sette sale, roma

la Cisterna delle Sette Sale, Colle Oppio, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli

SETTE SALE, ROMA

 

Commenti

  1. Un altro esempio delle grandi capacità architettoniche degli antichi romani e della loro straordinaria ingegneria in campo idraulico. Un saluto a te.

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  2. Post davvero interessante, con belle immagini e un'accurata ed efficace descrizione.
    Un cordiale saluto

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  3. Una prueba más de la importancia que tuvieron los romanos construyendo canalizaciones y almacenaje de agua; después llegaron los árabes que también fueron unos maestros en ellos.
    Gracias por compartir, porque estas cisternas no las conocía, y me ha gustado mucho saber de ellas.
    Después de ver las imágenes, perdona Silvia, pero creo que te has equivocado en la capacidad de las mismas ya que ocho mil litros es muy poco, ahí debían de caber varios millones de litros, por otras que he visto en España.
    Un fuerte abrazo, Silvia.

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  4. Ringrazio i vari autori dei graditi commenti

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  5. Ingenio y saniduría para construir y que perdure despues de milenios, me parece maravilloso y se genera en mi el deseo de poder visitar todos esos lugares que a mi me resultan fascinantes
    Un abrazo

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  6. Le antiche costruzioni che resistono nel tempo a dispetto di quelle nostre che si sbriciolano al minimo inconveniente. Buona serata, Angelo.

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