ARCO DEL PALAZZO DEI BORGI VIA SAN FRANCESCO DI PAOLA RIONE MONTI
L'Arco dei Borgia, è un arco sottopassaggio della casa dei Borgia, Rione Monti, Roma, è situato su quella che si chiama "Salita dei Borgia", si trova a via San Francesco di Paola, un tempo era un passaggio unico, oggi consiste in una lunga scalinata che parte da via Leonina, interrotta dalla via Cavour e sale fino alla piazza di San Pietro in Vicoli. Il varco della salita noto come Arco dei Borgia, è posto su via San Francesco di Paola, che superato la via Cavour si apre tra gli alti muraglioni che fiancheggiano ad angolo retto la via degli Annibaldi e la via Cavour arrivando a San Pietro in Vincoli, in una sorta di oasi di pace, isolata dal caos della città. Questo tratto di scalinata, ricalca l'antico "Vicus Sceleratus" che ricorda il delitto e l'uccisione di Servio Tullio da parte del genero Lucio Tarquinio Prisco ordito sia dalla figlia di Servio Tullio che dal suo amante. cognato e marito della sorella, Lucio Tarquinio. La storia narra che entrambi uccisero prima i rispettivi coniugi e poi uccisero Servio Tullio, la figlia di Servio Tullio, che era andata in Senato per salutare il nuovo re assassino e suo nuovo marito, Lucio Tarquinio, da questi le fu intimato di tornare indietro con il suo cocchio, e nel tornare indietro, la figlia si imbattè nel cadavere in una pozza di sangue del padre, e invece di fermarsi volle passarvi sopra più volte. Nei secoli la zona assunse un'aria medioevale completata dal vasto complesso edilizio detto dei Borgia, sorto sui resti di quello che nelll'VIII secolo era il palazzo dei vescovi tiburtini. Durante il Medioevo su questo complesso edilizio esercitarono il proprio dominio le potenti famiglie dei Cesarini e dei Margani, mentre sembra che alla fine del 1400 il palazzo e la annessa vigna divennero di proprietà di Vannozza Caetani, amante di Papa Alessandro VI Borgia, Rodrigo Borgia, con il quale ebbe 4 figli : Giovanni, Cesare, Lucrezia e Goffredo. Spesso Papa Alessandro Borgia, lasciava il suo palazzo alla Cancelleria per recarsi alla casa della sua amante. Di quella casa rimane una finestra con una balconata trifora palladiana del XVI secolo. Sempre su questo antico "vicus sceleratus" si consumò il delitto dei Borgia. Il 4 giugno del 1497 dopo una festa con i suo figli nella vigna della madre Vannozza, il figlio Giovanni scomparve e di lui non se ne ebbe più traccia per 4 giorni finchè il Tevere non ne restituì il corpo martoriato da nove pugnalate alla testa e al torace. Il Papa Alessandro VI ne rimase addolorato per giorni. In questo complesso edilizio della Casa Borgia, vi sono i resti di antiche fortificazioni e di una torre mozza, appartenuta dapprima ai Montanari, potenti signori del Rione Monti e primi proprietari del palazzo. Dopo i Borgia, presero possesso del luogo i Margani, che nel 1512 ospitarono qui Papa Giulio II della Rovere, diretto verso il Laterano. Nel 1623 il complesso divenne di proprietà di Giovanni Pizzullo devoto del conterraneo San Francesco di Paola, che acquistò sia il palazzo che la torre, palazzo che trasformò nel convento per i Paolotti, i frati minimi, il cui ordine era stato fondato dal santo stesso, e così nel 1632 prese vita la chiesa di San Francesco di Paola, e la antica torre medioevale dei Borgia assunse la funzione di campanile. Il convento è attualmente sede dell'istituto centrale di restauro. Su questo arco si trova una edicola sacra della madonna. (WEB)
È incredibile quanta storia è passata su quelle strade, sotto quegli archi e in quei palazzi. La senti come un' onda che ti travolge ma, allo stesso tempo affascina. Fa piacere rivedere quei luoghi incantevoli e carichi di cultura e arte. Un salutone a te.
RispondiEliminaUma bonita partilha. O meu agrado e elogio
RispondiElimina.
Feliz fim se semana
Ringrazio gli autori dei graditi commenti
RispondiEliminaUn pasaje con mucho encanto y una sorprendente historia de linajes que adquirieron dicho palacio, pero, aún más sorprendente es, el número de personas que perdieron la vida en ese entorno.
RispondiEliminaGracias, Silvia, por tu buen hacer; y eres una excelente historiadora.
Un abrazo, desde Sevilla.
Edifício que testemunha histórias de traição e morte, atingindo as mais altas figuras da hierarquia da Igreja e que patenteia uma podridão e baixeza de sentimentos, intoleráveis para entidades com a obrigação de serem exemplos a seguir e não a condenar.
RispondiEliminaAbraço de amizade.
Juvenal Nunes
Preciosa fachada y fotos. Me encantan
RispondiEliminaBuen domingo Silvia..
Un abrazo.
Scorci affascinanti, con una bellissima descrizione.
RispondiEliminaUn cordiale saluto.
Un arco attraversato svariate volte, quando portavo i parenti che venivano a farci visita dalla Sicilia a vedere San Pietro in Vincoli, altri tempi. Bello il tuo post grazie Silvia e buona settimana, un abbraccio Angelo.
RispondiEliminaRimango sempre affascinata dalle bellezze che ci racconti!
RispondiEliminaUm arco lindo e cheio de história.
RispondiEliminaExcelente explicação e belas imagens.
Um grande abraço
Ciao Silvia, sempre interessanti i tuoi post mi appassionano molto.
RispondiEliminaAppena andrò a Roma da mia figlia spero di visitarlo.
Buon fine settimana
Rachele