CORTILI E CHIOSTRI DI ROMA

Chiostro San Giovanni in Laterano

 I cortili ed i chiostri di Roma, il cortile o il chiostro è uno spazio architettonico, è una porzione di un'area scoperta di un edificio, un palazzo o una chiesa, compresa tra i corpi di fabbrica dell'edificio stesso e che ha la funzione di dare luce agli ambienti e permettere il passaggio delle persone o dei veicoli, ma oltre a questo aspetto, nei secoli i cortili ed i chiostri hanno avuto anche una valenza sociale e culturale, utilizzati anche come spazio museale o per le rappresentazioni teatrali e musicali. La storia del "cortile" si perde nella notte dei tempi, ve ne erano nei templi egiziani e in quelli assiro-babilonesi, nelle costruzioni in Oriente, della antica Cina, in quelle precolombiane dell'America Latina.

Chiostro cortile Altemps

 In Occidente, in Grecia,  possiamo ricordare i grandiosi cortili del palazzo reale di Cnosso a Creta. In greco il cortile si chiama "aulè", definito da un porticato e colonne presente anche nelle case private come simbolo del proprio livello sociale ed economico. Il cortile a poco a poco si amplia per essere collegato ad altri cortili e a giardini.  Nella Roma antica, in età repubblicana la vita familiare gravitava su un atrio piccolo e raccolto del palazzo che dava luce agli ambienti interni, e che spesso collegava ad un giardino interno detto "hortus" e "viridarium", con il tempo questo spazio angusto si amplia mutando in un ampio e arioso peristilio ad imitazione di quello ellenistico. In epoca imperiale, a Roma vengono edificati palazzi che si articolano intorno a due spazi aperti, l'atrio e il peristilio entrambi dotati di porticati.


Chiostro S.Paolo fuori le mura

 Durante il Medioevo all'interno dei grandi monasteri nasce il chiostro, dal latino "claustrum" che significa "luogo chiuso", la sua funzione era di collegamento tra i vari ambienti e nel contempo offriva la possibilità ai monaci di passeggiare, leggere, conversare e meditare in un luogo protetto da un porticato. In genere questo porticato delimitava un giardino al cui centro c'era un pozzo o una fontana, ed in genere lungo le pareti del portico spesso a due ordini sovrapposti di arcate vi erano affreschi a carattere sacro e sepolture murali. Durante il Medioevo il cortile profano era in posizione secondaria rispetto al chiostro ed è nel Rinascimento che il cortile  assume una forma architettonica elaborata e complessa come spazio a se stante ed adibito a molteplici usi. Nascono quindi le corti dei palazzi borghesi  ed i cortili dei palazzi gentilizi contornati da portici e da vari ordini di loggiati. Il cortile assume la forma di spazio comune della abitazione aristocratica che deriva dall'adattamento del chiostro religioso alla architettura civile.


Chiostro S.Pietro in Vincoli

 Dal Settecento in poi il cotile diventa uno degli elementi fondamentali del palazzo patrizio.  Tra il Quattrocento e il Cinquecento i cortili degli edifici nobiliari o i giardini erano utilizzati anche per le rappresentazioni teatrali private, per giochi e tornei o per i banchetti e le feste. Nel 1500 il cortile dal cardinale Giuliano Cesarini diventa anche spazio museale, infatti il cardinale aprì la sua collezione d'arte antica situata nei giardini di palazzo Cesarini per permettere ai suoi ospiti di ammirare i reperti sparsi tra le piante e l'hortus della casa. Successivamente, ad imitazione del cardinale Cesarini,  papa Giulio II commissiona al Bramante l'edificazione di un enorme cortile all'interno del Vaticano dove possano essere collocate ed esposte le statue della importante collezione papale.

Chiostro Michelangelo

 Poi si cercherà di dare un ordine logico nella esposizione delle collezioni d'arte visibili nei cortili o nei giardini di case nobili private, infatti, nella seconda metà del Cinquecento le raccolte d'arte nelle case romane diverrà un elemento imprescindibile del prestigio del proprietario del palazzo, e queste collezioni occuperanno non solo il cortile e il giardino ma anche degli spazi creati ad hoc come l'Antiquarium nel giardino di palazzo Cesi. Non tutti i cortili dei palazzi a Roma potevano ospitare collezioni d'arte antica, e allora ci si limitava ad un antico sarcofago adattato a fontana o a frammenti di epigrafi incassati nei muri, oppure il cortile veniva impreziosito da una o più fontane murali. (web)


Chiostri di San Pietro

Commenti

  1. Felicidades Silvia, por tan excelente trabajo informativo, y por esa lindas imágenes que acompañan al texto.
    Son todos tan bonitos que no sabría decirte cual me gusta más. Me ha impresionado también por su tamaño el claustro de Miguel Ángel.
    Un cordial saludo.

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  2. Os claustros dos monumentos são espaços arquitetônicos de incrível beleza.
    Assisti a um concerto nos claustros de Mosteiro dos Jerónimos (Lisboa) e foram momentos bem especiais pela extraordinária acústica.
    Belíssimas fotos.
    Obrigado por esta documentada e interessante partilha.
    Um grande abraço

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  3. Ciao Silvia , grazie per questi arricchimenti di cultura romana.
    E' sempre istruttivo e piacevole leggerti
    Buona serata
    Rakel

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  4. I chiostri sono degli ambienti straordinari. Luoghi di meditazione, preghiera e contemplazione del bello. Trasmettono un senso di serenità e freschezza.

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  5. Preciosa entrada Silvia . Me encanta visitar los claustro. Bellísimo. Gracias.
    Buena noche.
    Un abrazo.

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  6. Una maravilla de fotografías e información Silvia, Roma es una ciudad maravillosa en la que no me importaria perderme, todo ella es arte..¡que pena que estemos tan lejos, aun recuerdo mi viaje de hace años y mis deseos de volver, pero..no ha sido posible
    Gracias por hacer posible que lo disfrute en la distancia
    Un fuerte abrazo

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