IL ROSETO COMUNALE
Per una particolare coincidenza il giardino nasce nel luogo in cui, nel III a.C., sorgeva un tempio dedicato a Flora, la dea romana dei fiori e della primavera e che, molti secoli dopo (nella prima metà del 1.600), divenne luogo di sepoltura per gli ebrei.
La sua destinazione rimase tale sino al 1895, quando tutte le tombe vennero trasportate nella zona ebraica del cimitero del Verano.
Dell’antico cimitero ebraico rimane una piccola lastra in marmo, che ricorda quella dei 10 Comandamenti e una traccia nascosta, ma posta sotto gli occhi di tutti.
Chi passeggia per i vialetti del settore più grande del roseto, infatti, probabilmente non si accorgerà di camminare su un gigantesco Menorah (candelabro a sette braccia, simbolo dei sette giorni della creazione, della religione ebraica), il cui disegno è visibile solo dall’alto.
Il Roseto di Roma è composto da oltre 1.100 varietà di rose
botaniche, provenienti da ogni parte del mondo. Tra fine aprile e
inizio maggio, questo posto si trasforma in una splendida terrazza
fiorita, con una spettacolare vista panoramica sul Circo Massimo e sul
Palatino.
Il curatissimo roseto di Via di Valle Murcia è diviso in due sezioni e
attraversato da piccoli viali, che si fanno largo tra una moltitudine
di cespugli fioriti, di cui si può scoprire varietà e provenienza grazie
agli appositi cartellini di riconoscimento.
Very pretty roses!
RispondiEliminaThank you for beautiful photos and a part story of Rome.
Bellissima iniziativa degna di una grande città che ama fiori e poesia
RispondiEliminaUn grande saluto a te
Giorgio