GLI ANFITEATRI A ROMA

Anfiteatro di Statilio Tauro (scomparso), Rione Campo Marzio, Roma, costruito nel 29 a.C. fu il primo anfiteatro permanente costruito a Roma, era nella zona meridionale del Campo Marzio, edificato da Tito Statilio Tauro, due volte console, generale e politico romano, a sue spese, purtroppo benchè in parte costruito anche in pietra oltre che di legno, venne distrutto nell'incendio del 64. 


 

Anfiteatro Castrense, Rione Esquilino, Roma, la datazione è incerta, forse fu edificato tra la fine del II secolo e  la prima metà del III secolo, fu il secondo anfiteatro permanente di Roma, il nome deriva da castrum, ovvero da accampamento fortificato che nel periodo tardo imperiale significava anche la residenza dell'imperatore. Resti si trovano tra l'Esquilino, il Laterano e il Celio, nei pressi della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Era parte di un complesso che comprendeva un edificio termale, le Terme Eleniane, dal nome di Elena madre di Costantino, un circo e una grande aula sulle cui strutture sorge la attuale basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Questo insieme di edifici era chiamato Sessorium da sedeo ovvero sede, residenza, infatti era una residenza imperiale e l'anfiteatro era di proprietà privata dell'imperatore ad uso suo personale e della sua famiglia. La costruzione dell'anfiteatro castrense ebbe inizio sotto Settimio Severo ed ultimato sotto Eliogabalo. La forma è leggermente ellittica quasi circolare, il diametro è di 88 metri per 75,80 metri. La fondazione è in opera cementizia mentre le altri parti sono in opera laterizia. La facciata esterna era innalzata su tre ordini, oggi rimane visibile solo in parte il primo ordine in quanto l'edificio venne abbattuto sotto papa Paolo IV per motivi di fortificazione, il secondo ordine è appena visibile nel breve tratto di collegamento con le Mura Aureliane, la cavea è totalmente scomparsa. L'anfiteatro Castrense dopo pochi decenni dalla sua realizzazione venne incluso nella cinta muraria delle mura Aureliane.

 

Anfiteatro Flavio il Colosseo, Rione Celio, prende il nome della gens Flavia che lo fece erigere, è nella valle del Colosseo già abitata dal VII -VI secolo a.C. che venne bonificata e con il tempo divenne una delle aree più abitate di Roma, il nome "Colosseo" derivava dalla presenza qui del colosso di Nerone, una enorme statua a lui dedicata, scomparsa, che faceva parte della Domus Aurea. Qui era il percorso della Via dei Trionfi che conduceva alla via Sacra e al Foro, il Colosseo venne edificato proprio nell'area ove un tempo c'era un lago artificiale voluto da Nerone, lago che si inseriva nei giardini della Domus Aurea, circondato da terrazze e portici, collocato nella naturale depressione del terreno tra il Colle Palatino e il Colle Celio e il Colle Oppio, e la punta del Palatino detta Velia (scomparsa negli anni trenta per far posto alla via dell'Impero). La scelta di quel particolare terreno che era appartenuto a Nerone, il tiranno, fu voluta dalla gens Flavia per ridare al popolo di Roma le terre che gli furono sottratte dalla gens Giulia. La stessa Domus Aurea venne abbandonata e su di essa Tito edificò delle terme pubbliche, in questo modo la Gens Flavia restituiva a Roma quanto Nerone le aveva tolto. Quando l'imperatore Vespasiano riuscì a 60 anni a vincere nel 69 d.C. le lotte per la successione alla morte di Nerone con gli altri 3 generali contendenti Galba , Ottone e Vitellio, appena nominato Imperatore e giunto a Roma ordinò la costruzione dell'anfiteatro, il futuro Colosseo. Sapeva che il popolo romano desiderava un luogo ove riunirsi e divertirsi, e questa costruzione sicuramente avrebbe portato a suo favore anche la benevolenza del popolo romano. Ad ogni modo la Gens Flavia cercava di prendere le distanze da quanto fatto da Nerone La gens Flavia non apparteneva alla casta patrizia, ma a quella dei cavalieri e quindi della ricca borghesia, mercanti divenuti più ricchi dei patrizi e saliti alle più alte cariche dell'Impero, e l'idea dell'anfiteatro nasce per soddisfare il bisogno del popolo di pane e divertimento. Il successivo nome dell'anfiteatro Flavio in Colosseo, derivò dall'avere li accanto la colossale statua di Nerone. Per costruire il Colosseo alto 56 metri, di cui 6 metri di fondamenta, fu impiegato il travertino proveniente dalle cave delle Acque Albule di Tivoli, grappe di ferro collegavano i blocchi tra di loro, il Colosseo è una delle tante testimonianze della enorme abilità edilizia dei Romani. Il Colosseo fu così il primo anfiteatro stabile di Roma. Il Colosseo iniziato da Vespasiano nel 69 d..C., proseguito da Tito, venne inaugurato da Domiziano nell'80 d.C. con spettacoli che durarono 100 giorni. In seguito ad un incendio, sotto Antonino Pio, nato del 138 e morto nel 161 d.C., si resero necessari i primi restauri, successivamente vi furono altri incendi, il più grave avvenne nel 217 d.C., tanto che nel 222 d.C. il Colosseo venne nuovamente inaugurato. Dopo il saccheggio dei Visigoti nel 410 d.C. il Colosseo rimase inutilizzato per anni, venne poi di nuovo restaurato sotto Onorio I e Teodosio II agli inizi del V secolo. Fu anche colpito da terremoti che ne peggiorarono il suo stato, e contemporaneamente con l'affermarsi del cristianesimo crebbe il disinteresse verso i sanguinosi e violenti spettacoli gladiatori che vennero definitivamente aboliti da Valentiniano III nel 438 d.C. A partire dalla fine del IV secolo d.C. fino al Medioevo e al Rinascimento, iniziarono le spoliazioni della zona e il Colosseo servì da cava per i materiali edilizi, e agli inizi del XII secolo la famiglia dei Frangipane vi impiantò un palazzo fortificato. A causa del martirio dei cristiani, che le fonti dicevano essere stati uccisi durante i giochi, il luogo acquistò una sacralità e divenne la sede delle edicole della Via Crucis. I primi seri restauri dell'area si ebbero nell'Ottocento, e si procedette anche a mettere degli speroni in laterizio di rinforzo alla struttura. L'anello esterno del Colosseo è alto quasi 60 metri, l'asse maggiore è lungo 188 metri, mentre il minore è lungo 156 metri. L'anello esterno del Colosseo in travertino è suddiviso in 4 piani sovrapposti, i primi 3 piani hanno arcate inquadrate da semicolonne che sono tuscaniche al primo piano, ioniche al secondo e corinzie al terzo,il quarto piano è un attico cieco suddiviso da lesene corinzie definite da scomparti con finestre quadrate. Sopra, sporgono le mensole che servivano per fissare i pali di sostegno del velario, che serviva per ripararsi dal sole. Gli spettatori accedevano all'interno dalle arcate del pianterreno che erano numerate, mentre non lo erano le entrate dell'asse minore riservate alle autorità e quelle dell'asse maggiore destinate ai gladiatori. Il settore più basso era riservato ai senatori e arredato con sedili in pietra, sono ancora visibili le iscrizioni sui posti e i nomi incisi dei destinatari, mentre gli altri posti erano divisi secondo il ceto sociale e il gruppo etnico di appartenenza. Il secondo settore era riservato ai cavalieri e alla plebe, terzo e il quarto settore era una struttura con gradinate in legno. Probabilmente le donne che godevano di scarsa considerazione sociale sedevano nell'ultimo settore più alto. E' probabile che il Colosseo potesse contenere 50 mila persone. I sotterranei del Colosseo erano nascosti da un tavolato in legno dell'arena, il termine arena derivava dal fatto che veniva sparsa sul tavolato della fine sabbia di colore giallo, la stessa sabbia veniva sparsa anche sulla strada che avrebbe percorso il corteo trionfale per evitare che i cavalli scivolassero, e proprio nei sotterranei erano ospitati gli animali dedicati al combattimento, e vi erano anche speciali macchine atte a sollevare i complessi apparati scenici. Il corridoio ipogeo posto sull'asse centrale del Colosseo, proseguiva ad est fino al "Ludus Magnus", mentre a sud vi era un'altra galleria che permetteva all'imperatore di accedere al palco d'onore. Per proteggere gli spettatori, quando le gare erano con animali feroci, veniva collocata intorno all'arena una forte rete metallica di maglia dorata, che inframmezzava tra le maglie zanne di elefante rivolte verso le belve, e alla sommità vi erano dei rulli d'avorio posti orizzontalmente in modo da ruotare, cosi da impedire alle belve di servirsene come punti di appoggio per scavalcare la rete. Gli "Ipogei" erano i locali che si trovavano al di sotto dell'arena locali che ospitavano quanto necessario allo svolgimento degli spettacoli e alla manutenzione dell'anfiteatro. 



 

Il Ludus Magnus Rione Monti, i ruderi si trovano tra  via Labicana, piazza del Colosseo e via San Giovanni in Laterano, era la più grande caserma per i Gladiatori esistente a Roma, vi è in luce solo una piccola parte, con una forma semiellittica sembra un piccolo anfiteatro, tutto intorno alla cavea vi era un portico dove si aprivano le celle dei gladiatori, che qui vivevano in prigionia e si allenavano. Il Ludus Magnus fu edificato da Domiziano e restaurato da Traiano, sulla piazza oltre al Ludus Magnus, vi erano altre 3 costruzioni, il "Ludus Matutinus" per gli addetti alla caccia delle fiere, il "Ludus Dacicus" ed il "Ludus Gallicus" che si distinguevano rispettivamente per la provenienza dei gladiatori o dalla Dacia o dalla Gallia. Vi erano anche i "Castra Misenatium" dove risiedevano i marinai della flotta di Miseno addetti alla manovra del velario, il "Sanitarium" dove venivano curati i gladiatori feriti, lo "Spoliarium" dove si raccoglievano i cadaveri, l'"Armamentarium" dove era il deposito delle armi, ed il "Summum Choragium" che era il magazzino delle macchine sceniche.  


 

Commenti

  1. Tão lindo sempre poder ver e rever Roma e suas belezas por aqui!
    beijos, tudo de bom,chica

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  2. Eleonora : quanti significativi resti del passato, in questa nostra città. Grazie Silvia

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  3. Fotos deslumbrantes de monumentos que relembram o passado. Grato pela partilha.
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    Cumprimentos poéticos
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    Pensamentos e Devaneios Poéticos
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  4. Buongiorno Silvia ho sentito parlare di una chiesa a Roma intitolata a San Marcello dove si fanno gli esorcismi mi è sembrata una cosa strana Ma è vero?
    Scusami della mia richiesta e grazie di esserci

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    1. Gli esorcismi a Roma si fanno solo presso il Santuario della Scala Santa.

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    2. Grazie Silvia e scusami della mia domanda Ma è sorto una specie di battibecco fra amici di qui e di Roma di Ostia più precisamente Mi parlavano della chiesa di San Marcello che non so neanche dov'è

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  5. Belíssimas fotos bem acompanhadas de uma completa informação histórica.
    Roma é uma cidade fantástica!
    Beijos e uma boa semana

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  6. Great history and article. Have a nice day

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