TRONO LUDOVISI
“Nacque dal membro mutilato di Urano, ad opera di Crono, che cadde in mare e diventò spuma. Le Ore dal diadema d’oro la coprirono di vesti immortali, il capo le cinsero del serio d’oro mirabilmente intrecciato”, Esiodo, nascita di Afrodite.
Il Trono Ludovisi è un’opera eseguita in marmo tra il 460 e il 450 avanti
Cristo, in piena età severa. Si tratta forse di un trono composto da
pannelli decorati a bassorilievo. Quello frontale è di forma rettangolare e
fratturato nella sommità, mentre i due laterali sono di forma trapezoidale. Al
Museo Omero è esposta la copia dal calco al vero in gesso dei tre pezzi,
disposti a parete, per una lunghezza totale di circa tre metri.
La scena raffigurata nella parte centrale è lunga circa 140 centimetri e rappresenta una donna che emerge dall’acqua aiutata da altre due, scolpite di profilo. La donna al centro ha il viso rivolto in alto a destra, il corpo è coperto da una leggerissima veste e il pube è nascosto da un drappo più spesso, sostenuto dalle donne a lato. La nascita di Afrodite dal mare è l’interpretazione più accreditata della scena.
I pannelli laterali, lunghi circa un metro, speculari, raffigurano probabilmente due allegorie: a sinistra una figura femminile coperta dal solo copricapo, seduta su un cuscino con le gambe accavallate, suona un doppio flauto; a destra una figura quasi identica, ma totalmente ricoperta da una veste, sembra versare dei granelli in un incensiere. La posizione delle teste, reclinate verso il basso, è la stessa. Entrambe le figure sono state interpretate come sacerdotesse del culto di Afrodite.
A livello stilistico il trono è caratterizzato da linee raffinate ed eleganti, sia nella resa dei corpi che delle vesti. Non si conosce esattamente quale fosse la funzione originaria di questo oggetto: poteva trattarsi di un trono, di un altare o di un recinto per sacrifici rituali. È stato rinvenuto nel 1887 a Roma, nell’ambito dell’antica Villa Ludovisi. Il monumento, in un primo tempo venuto a far parte della raccolta Ludovisi, venne poi acquistato dal Museo Nazionale Romano nelle Terme di Diocleziano. (WEB)
Bellissimo ciclo di bassorilievi che raffigura uno dei più grandi miti dell' antichità classica. Fa sempre piacere rivedere e ricordare opere come questa. Buona serata a te.
RispondiEliminaE' un piacere leggerti, imparo sempre cose meravigliose, grazie!!!!
RispondiEliminaCiao Silvia ,leggere ed apprendere la storia e l'importanza di queste opere ci arricchisce .
RispondiEliminaSempre gradite le tue visite.
Buon fine settimana
Rakel
Buon fine settimana.
RispondiEliminaBuongiorno Silvia grazie di questo s po' accanto di storia e invito a visitare questi capolavori nn solo di scultura ma imput a una spiritualità antica
RispondiEliminaMuy interesante este monumento mitológico, y excelente como se ha conservado tras tantos siglos de historia.
RispondiEliminaGracias, y un saludo, amiga Silvia.
Llegar a tu blog y llenarte de encanto, es todo una, cada entrega está llena de belleza y el texto con el que nos maravillas siempre explicativo y perfecto
RispondiEliminaMe gusta mucho visitarte querida miga
Un fuerte abrazo
Uma obra requintada e bela que sobreviveu ao passado e encanta quem hoje a observa.
RispondiEliminaUm grande abraço