ROMA ANTICA DIVERTIMENTI



Romani non amavano in particolar modo il divertimento, perché lo consideravano un’attività improduttiva, che non dava profitti: perciò i teatri, i circhi e tutti gli altri luoghi dedicati al divertimento e allo svago tardarono molto ad essere inseriti all’interno della cultura romana, anche se successivamente gli spettacoli che avvenivano al loro interno assunsero, nell’età imperiale, una tale importanza da essere considerate come il vero spettacolo romano.

Solo nel III secolo a.C. iniziarono ad essere organizzati dei giochi di gladiatori, in onore dei morti. Questo genere di spettacolo era di provenienza etrusca, e aveva, in origine, un carattere religioso. 

A Roma fu poi trasformato presto in uno dei più potenti mezzi di propaganda elettorale: chi voleva acquistare popolarità e voti nei comizi per essere eletto ad una magistratura doveva organizzare, a proprie spese, spettacoli grandiosi per un pubblico sempre più esigente.



DIVERTIMENTI NELL'ANTICA ROMA: LUOGHI E STRUTTURE

Gli spettacoli di gladiatori venivano svolti principalmente nei teatri e negli anfiteatri, di forma uguale a quella dei teatri greci, ma di struttura completamente diversa. Contrariamente a quelli greci, che erano ricavati su un colle, i teatri romani sorgevano in città, in luoghi pianeggianti, erano edificati in muratura a semicerchio, ed erano sostenuti da due piani sovrapposti di archi (gli anfiteatri contavano invece tre piani), ogni fila di ordine diverso dalle altre (la prima fila in ordine Tuscanico, la seconda Ionico e la terza in ordine Corinzio).



L’anfiteatro, oltre alle file di archi, era differente dal comune teatro per la sua forma ellittica, a ovale. Il luogo del teatro dentro il quale si svolgevano i vari spettacoli era chiamato (e lo è tuttora) arena, che prende il nome dalla sabbia di cui era ricoperta per assorbire il sangue dei combattenti.

Ogni teatro e anfiteatro era costituito da tre parti essenziali: la cavea, l’orchestra e la scena.

Il popolo occupava la parte alta dei gradoni della Cavea, i Patrizi avevano riservata la parte bassa, mentre l’imperatore disponeva di una tribuna speciale. Al suo fianco era situata la tribuna delle Vestali (sacerdotesse del tempio di Vesta).

Al di là dell’orchestra si innalzava la scena, costruita e decorata da statue, da nicchie e da colonne. La scena fissa in muratura impediva la dispersione della voce degli attori.


SPETTACOLI DEI GLADIATORI

gladiatori, ossia i “combattenti”, erano solitamente prigionieri di guerra, scelti per la loro robustezza e addestrati in scuole speciali a combattere fino alla morte per il divertimento del pubblico.

Ogni gladiatore doveva specializzarsi in un tipo di lotta e combattere con gli altri all’ultimo sangue. I vinti potevano anche aver salva la vita, se a giudizio del pubblico si erano battuti con sufficiente coraggio; in caso contrario gli spettatori protendevano il pugno col pollice rivolto verso il basso: questo segno significava morte immediata per il gladiatore sconfitto.



Altri spettacoli che esercitavano una forte attrazione sul pubblico erano i combattimenti di animali selvaggi, in lotta fra di loro o contro uomini armati, e le pubbliche esecuzioni di criminali, spesso gettati senza armi fra belve feroci.

A volte, prima di morire, i combattenti dovevano rappresentare una scena mitica o eroica, che si concludeva per lo più con la morte vera del protagonista.

Altri spettacoli cruenti erano le naumachie, ossia gli spettacoli che consistevano nella rappresentazione di battaglie navali. Questi spettacoli si svolgevano su specchi d’acqua ottenuti con l’inondazione di un circo o di un anfiteatro, oppure su laghi, naturali o artificiali.

IL COLOSSEO

L’Anfiteatro Flavio venne chiamato Colosseo perché situato di fianco a una statua di un colosso. Al suo interno vi erano delle semicolonne decorative, in marmo, dei tre ordini arcali.




E' alto circa 50 metri, e ancora oggi esso ci offre la visione delle sue possenti strutture architettoniche, spogliate ormai dei rivestimenti di marmo.


IL CIRCO

Il circo era una struttura dedicata alle corse dei carri, aveva una pianta ovale, molto allungata: un’estremità si chiudeva a semicerchio, mentre l’altra era leggermente ricurva. Nella prima si apriva la porta Triumphalis, ossia la porta principale; nella seconda si trovavano le stalle dei cavalli.


L’arena era suddivisa in due parti da un muro detto Spina, abbellito da statue, colonne e fontane.

Il muro terminava con due colonnine circolari o piramidali, chiamate Le Mete, che indicavano il punto di arrivo o di partenza. Talvolta venivano anche qui innescate battaglie terrestri o navali.(WEB)

 



 

Commenti

  1. This is such an interesting look at Roman entertainment! The way gladiator games evolved into political tools is fascinating. The architecture of the amphitheaters is impressive too – they really knew how to entertain on a grand scale!

    Happy New Year, and looking forward to more insights in 2025!

    RispondiElimina
  2. Muchas gracias por esta explicación histórica.
    Ahora la conozco mejor.

    RispondiElimina
  3. Os Romanos sempre foram mais de guerras na Arena do que brincadeiras no jardim, 😁😁😁
    .
    Feliz domingo
    .

    RispondiElimina
  4. Silvia nos dias de hoje o entretenimento é essencial , diferente daquela época, obrigada por compartilhar as informações, tenha uma boa semana bjs.

    RispondiElimina
  5. Muito interessante! Obrigada por esta partilha tão completa!

    Bjxxx
    Teresa Isabel Silva
    Instagram | Pinterest | Linkedint

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari