MUSEO DELLA MENTE
Ci sono dei luoghi che a visitarli fanno male al cuore, e il Museo della Mente è sicuramente uno di questi. Questo museo si trova in uno dei padiglioni del complesso ospedaliero Santa Maria della Pietà; nato come ospedale dei poveri forestieri e dei pazzi, divenne poi un manicomio e chiuse dopo circa cinquecento anni di attività grazie alla legge Basaglia del 1978. Il Museo nasce dalla collaborazione con Studio Azzurro e si pone l’obiettivo di documentare la storia del manicomio e avviare una riflessione attorno al tema della diversità e dell’esclusione sociale. Il percorso della visita si articola in 7 aree, dedicate alla percezione della malattia mentale, alla vita interna degli istituti ospedalieri, alle metodologie cliniche e alla figura di Franco Basaglia. Queste isole tematiche si sviluppano sia all’interno che all’esterno e, oltre alle opere di Studio Azzurro, il museo raccoglie le collezioni scientifiche e i reperti storici appartenenti all’ex manicomio, dalle dotazioni della farmacia alle strumentazioni medico sanitarie e di ricerca scientifica. Si esce distrutti ma più consapevoli ed empatici verso le condizioni di sofferenza (cosa non da poco, soprattutto in questo momento storico).(WEB)


Cara Silvia, e impossibile non commuoversi. Camminare per i suoi corridoi e come toccare una ferita, ma e anche un atto di tenerezza e di ricordo, un modo di abbracciare, anche se tardivamente, chi ha solo chiesto di essere visto come un essere umano. Apprezzo questo omaggio.
RispondiEliminaBaci, buonanotte.
Un museo che ci invita a riflettere su come nel tempo è stata trattata, spesso in modo improprio e inadeguato, l' infermità mentale.Per ricordare anche la figura di Franco Basaglia che, con la sua riforma, ha favorito un gran cambiamento nella gestione di queste problematiche di enorme rilevanza umana e sociale. Buona giornata a te.
RispondiElimina"si esce distrutti", esatta fotografia, forse già testimoniare può aiutare a rendere consapevoli, ma non sembra che la vita migliori sempre, anzi.
RispondiEliminaSó em ver as fotos a gente já fica comovida, dá pra imaginar quanto sofrimento teve aí. Silvia boa quinta-feira bjs.
RispondiEliminaGracias, amiga Silvia por darlo a conocer, y porque es un tema que me gusta, de hecho hice un estudio sobre el manicomio de Miraflores de Sevilla, y cerrado desde hace unos años, y donde encontré historias dantescas,de ingresos de familiares mayores para cobrar sus herencias, y malas praxis por parte de los responsables del mismo con intervenciones cruentas y que jamás deberían de haber estado permitidas.
RispondiEliminaUn abrazo.
Visitar un lugar así, conmueve Silvia.. Está bien que se conserve su historia para hacer más visible estas enfermedades.
RispondiEliminaUn abrazo.
What a sad piece of history!
RispondiEliminaExcelente Memória Histórica que bem merece ser assinalada. Desconhecia (completamente) este Historial.
RispondiEliminaGostei.
Beijo,
SOL da Esteva
Come hai descritto bene, in tre parole, un'esperienza del genere: "si esce distrutti". I musei del genere meritano di essere visitati, non perché non sappiamo quanto siano state tragiche alcune vite, ma per non dimenticare che... ogni persona conta.
RispondiEliminaBuon fine settimana!
Wow, I'm genuinely speechless because the concept of the Museum of the Mind is absolutely profound, and the fact that it's in a former asylum that operated for five centuries is just giving me chills. That's actually incredible.
RispondiEliminaThanks alot for sharing this post.
RispondiEliminaUm Museu bem especial, que transformou um lugar de sofrimento num espaço de consciência, convidando a uma reflexão sobre a importância de olhar para a saúde mental, com humanidade e empatia. É certamente um sítio que toca o coração e a alma de quem o visita.
RispondiEliminaObrigado pela partilha
Abraços e uma boa semana